lunedì 7 ottobre 2013

Il restauro

Da qualche anno stiamo lavorando per riportare all'originario splendore la batteria di Scarpa, l'annessa torre scaligera e le aree verdi adiacenti. Siamo in possesso del parere positivo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, che valuta positivamente il nostro progettodi restauro. L'architetto Bozzetto, tra i massimi esperti di architettura militare veronese ha firmato il progetto.

Di recente la Fondazione Cariverona ha stanziato un contributo per iniziare i lavori di restauro, che per quanto importantissimo, rappresenta un terzo del costo complessivo del progetto.

Chiediamo l'aiuto ed il conributo della cittadinanza per rendere possibile il completamento dei lavori.

Si può sottoscrivere una donazione sul conto corrente intestato a: 

Comitato per il Verde 

IT 83 A 02008 11794 000019497386 
Causale: Batteria di scarpa - Un progetto di Carlo Furlan 

La cifra potrà essere detratta ai sensi della L. 96/2012

giovedì 3 ottobre 2013

Il lavoro del volontariato...


Da 10 anni il Comitato per il Verde, associazione di volontariato ONLUS, lavora ogni giorno per recuperare i percorsi a nord della Cinta Magistrale di Verona. Abbiamo raccolto rifiuti, disboscato le aree dalla vegetazione infestante e realizzato visite guidate e iniziative per fare rivivere questi luoghi, che ora sono tra i percorsi più belli che la città abbia da offrire.

Ora abbiamo un sogno... restaurare la batteria di Scarpa per completare la nostra opera di recupero.


La Batteria di scarpa, opera  dell’arch. Franz von Scholl, è collocata nel tratto collinare orientale della cinta magistrale di Verona, circa  a metà strada tra il Forte San Felice e il Bastione Santa Toscana. Venne costruita nel 1840, all’esterno del muro trecentesco di Cangrande I, sulla scarpa del vallo: è costituita da una casamatta semicircolare, con quattro cannoniere che battono il terreno esterno sopra la controscarpa e da un vano adibito a polveriera. Una scalinata a rampa rettilinea conduce alla sortita nel fossato. Alla batteria è collegata la torre scaligera, n° 11 nella numerazione austriaca, integrata nelle nuove difese con una feritoia alla base della parete destra che prende d’infilata la scala verso la sortita. L’insieme di opere medievali e moderne costituisce un interessante esempio della capacità dei progettisti asburgici di adeguare le fortificazioni antiche alle nuove esigenze belliche.